Siamo in europa verso la fine del 1500, periodo del rinascimento e gli strumenti che poi si evolveranno successivamente in chitarra spagnola stanno subendo significativi cambiamenti. Oltre la vihuela a sei cori esisteva la vihuela a cinque cori che era accordata sugli stessi intervalli della chitarra moderna. A testimoniare questo cambiamento esistono dei brani composti dal vihuelista Miguel de Fuenllana che pubblicò nel suo “Orphenica Lyra” Questa Vihuela successivamente si sarebbe evoluta nella chitarra spagnola a cinque cori, nel 1596 descritta dal compositore Joan Carlos Amat. Oltre alla Vihuela a sei cori e a cinque cori, troviamo un altro antenato della chitarra, una chitarra a quattro e successivamente cinque cori, più piccolo e proporzionato, a forma di otto, popolare oltre che in spagna anche in Italia Inghilterra e Francia, ed anche il suo repertorio andava di pari passo con quello della famosa Vihuela. Di questa chitarra a cinque cori, esiste un unico esemplare del liutaio portoghese Belchior Dias ed è conservato a Londra. Nel tempo questa chitarra ha subito diversi restauri, il più significativo avvenuto nel xx secolo,con il rifacimento del piano armonico, lasciando inalterata solo la rosetta decorativa della buca. La chitarra a quattro cori in realtà era formata da tre cori più uno e in italia le composizioni per questo strumento venivano chiamate “per chitarra a sette corde” I tasti erano prevalentemente pochi, quattro o cinque e creati da legatura di budello annodati sul manico. Erano pochi se lo strumento veniva suonato per accompagnamento, erano di più se lo strumento veniva suonato come solista. Gli stili per suonare questa chitarra erano prevalentemente due, il “rasgueado”, tecnica in cui si suonano gli accordi e il “punteado” a corde pizzicate. Nel periodo in cui il Rinascimento lasciava il passo al Barocco, anche la musica si evolveva verso sonorità ed espressioni più libere, decretando pian piano il declino della vihuela e la chitarra si evolveva così in altre nuove forme. Nel video qui sotto potete ascoltare "Orphénica Lyra" di Miguel de Fuenllana.
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