E' difficile stabilire con precisione quando sia nata la chitarra barocca. Ma il periodo storico più significativo è il 1600 ed il 1700. Già verso la fine del 1500 la chitarra era entrata in un processo evolutivo e stava subendo significativi cambiamenti per assecondare le tecniche esecutive e compositive dei musicisti. Uno dei cambiamenti più significativi fù il passaggio da una chitarra a quattro cori ad una a cinque. Ma vediamo quali sono le caratteristiche principali di questi strumenti. I tasti e le corde erano fatte di budello. ed erano accordate come la chitarra moderna che che tutti conosciamo, ma con la differenza di avere una corda doppia, generalmente cantino, posto sopra la corda più spessa. L'accordatura poteva cambiare di poco in base alle diverse esigenze di esecuzione dei diversi compositori. Alcuni dei musicisti più famosi dell'epoca suonavano con queste accordature: Robert de Visée (Francia) Girolamo Montesardo (Italia) Gaspar Sanz (Spagna) Venezia nel 1600 era una città importante per l'attività musicale e attirava oltre che musicisti anche famosi liutai che si stabilivano nel luogo aprendo diverse botteghe di liuteria. Giorgio Sellas liutaio tedesco si trasferì a Venezia dove aprì una bottega di liuteria e quindici anni più tardi, lo raggiunse suo fretello minore Matteo Sellas di soli dodici anni e successivamente anche lui aprì la sua bottega, ospitando diversi apprendisti. Discendevano da una famiglia di liutai specializzati in strumenti ad arco e a corda pizzicate e riuscirono grazie al loro apporto, a rendere la città di Venezia un punto di riferimento per quanto riguarda la costruzione di chitarre. Qui in basso dei modelli di chitarra del liutaio Giorgio Sellas Il piano armonico in abete veniva finemente decorato con ebano e madreperla così come la tastiera le fasce ed il fondo. La rosetta era costruita con intagli su legno di pero e pergamena. Di seguito le chitarre del liutaio Matteo Sellas fratello minore di Giorgio sellas Un chitarrista compositore divenuto famoso in Europa nel 1600, che utilizzava queste chitarre fù Francesco Corbetta, mantenendo questa fama per molto tempo fin dopo la sua morte. nei video qui sotto si possono ascoltare alcune sue composizioni. Alto rappresentante della musica italiana fù il musicista Monteverdi, innovatore musicale che contribuì al passaggio, con le sue composizioni, dalla musica rinascimentale alla musica barocca. René Voboan fu il capostipite di una dinastia di liutai francesi e le sue chitarre furono considerate per più di un secolo le più raffinate in Europa. I suoi strumenti sono rimasti fedeli alla forma originale dei primi modelli e ad oggi sono giunti fino a noi ventisette strumenti firmati e datati. Un altro liutaio famoso che ci ha regalato dei bellissimi esemplari di chitarre anche se meno intarsiate e più sobrie, ma non per questo meno importanti è Antonio Stradivari, liutaio cremonese famoso in tutto il mondo per i suoi violini. Sfortunatamente tutte e cinque le chitarre di Stradivari furono modificate nel tempo e convertite in chitarre battenti per far fronte ai cambiamenti dei musicisti e solamente una è giunta fino a noi. Queste chitarre generalmente avevano il piano armonico in abete, fondo e fasce in acero, manico e paletta in pioppo o noce, tastiera in ebano. -Sabionari di stradivari- La "Sabionari" costruita nel 1679 è l'unico esemplare di cinque chitarre che Stradivari costruì parallelamente ad altri strumenti come violoncelli viole ed arpe. Sabionari fù il proprietario che nel 1800 fece apportare una modifica a questa chitarra dal liutaio ferrarese Giuseppe Marconcini, trasformandola in chitarra a sei corde ma fù riconvertita recentemente in chitarra a cinque cori dal liutaio francese Sinier de Ridder che la riportò al suo originale splendore. Con questa chitarra nel 2012 il musicista "Krishnasol Jimenez" ha inciso dei brani pubblicati il 1682 ed il 1686 da "Robert de Visèe" [ (1650 circa – 1725) è stato un liutista, chitarrista, gambista tiorbista francese alla corte di Luigi XIV, nonché cantante e compositore per liuto, tiorba e chitarra. ] cit. https://it.wikipedia.org/wiki/Robert_de_Visée Attualmente questo strumento è esposto al Museo del Violino nella collezione “Friends of Stradivari” ed esiste un sito dove vengono raccolte le performance dei musicisti che hanno suonato questo strumento. http://www.sabionari.com/Home.html In questo link potete ascoltare un intervista di Tiziana Conte al musicolo Rodolfo Baroncini che ci racconta i retroscena della musica a Venezia nel 1600 Il prossimo capitolo sarà dedicato alla chitarra nel 700
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